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Identificato negli USA per la prima volta nell'uomo un E. coli con il gene mcr-1 che conferisce la resistenza alla colistina.

Secondo l'EMA la colistina dovrebbe essere riclassificata e aggiunta alla Categoria 2 degli antibiotici riservati al trattamento di infezioni negli animali dove non si ottengono risultati con altri antibiotici.

La resistenza agli antimicrobici rappresenta di fatto una sfida che pone in pericolo la salute dell'uomo, la sanità animale ed anche il benessere degli animali.

Il comunicato non si oppone all'uso degli antibiotici per il trattamento delle malattie quando risultano necessari, però criticano il loro utilizzo in maniera irresponsabile.

Il consolidamento normativo della ricetta veterinaria elettronica, ad oggi mancante sia in ambito nazionale che comunitario, arriverà con modifiche al decreto legislativo 193/2006.

Il Dipartimento dell'Agricoltiura degli Stati Uniti (USDA) finanzieròà con 6 milioni di dollari ricerche sulla resistenza agli antimicrobici (RAM).

Adottato un nuovo registro elettronico dei medicamenti on line che permetterà ai suinicoltori di comparare i propri dati con quelli degli altri suinicoltori.

Il carbadox può lasciare tracce di un residuo cancerogeno.

La disponibilità di dati affidabili e oggettivi sull'uso degli antimicrobici negli animali è essenziale per informare i paesi europei per lo sviluppo di misure efficaci per la lotta contro la resistenza antimicrobica.

Il Ministero dell'Agricoltura francese ha informato dell'entrata in vigore, a partire da aprile 2016, delle nuove normative che disciplinano l'uso degli antibiotici critici in medicina veterinaria.

Durante lo scorso anno il consumo di antibiotici nella produzione suinicola della Danimarca è diminuita del 5%, rispetto al 2014.

L'uso degli antibiotici veterinari esistenti deve essere limitato: mentre è incoraggiato lo sviluppo di nuovi prodotti.

La titolarità del potere di prescrivere medicinali spetterà al medico veterinario e alle altre figure professionali qualificate a farlo ai sensi della legge nazionale in vigore al momento dell´entrata in vigore del presente regolamento.

Per combattere la crescente resistenza dei batteri agli antibiotici, l'uso di farmaci antimicrobici esistenti dovrebbe essere limitato e si devono sviluppare nuovi prodotti.

I paesi europei affrontano congiuntamente la resistenza antimicrobica nei settori della salute umana e animale.

Oltre alle considerazioni di salute umana, la comparsa di microbi resistenti agli antibiotici e altri agenti farmaceutici minaccia la salute degli animali e quindi hanno un impatto sui mezzi di sussistenza rurali e sulla sicurezza alimentare.