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Le autorità sanitarie giapponesi hanno recentemente accettato l'estensione del nuovo elenco degli stabilimenti spagnoli autorizzati ad esportare carni suine e prodotti derivati in Giappone.

La produzione globale è al di sotto delle stime precedenti a causa della minore produzione di manzo e tacchino, nonostante l'aumento della produzione di pollame e carne di maiale.

Lancio di un processo di consultazione pubblica relativa alla proroga dell'obbligatorietà del Paese d'origine e delle norme di etichettatura di origine per le carni non preconfezionate. Tali informazioni sono già fornite per la carne bovina venduta sciolta senza confezione, ma non per altri tipi di carne.

Il governo messicano ha raddoppiato la quota di risorse destinate alla produzione di suini, passando da 75 milioni di pesos nel 2014 a 150 milioni quest'anno.

I recuperi più notevoli sono stati nei mercati di Stati Uniti, Canada e Cina. L'Unione europea e il Giappone sono state le eccezioni, con i cali dei prezzi.

Si prevede che la futura direttiva sui limiti nazionali delle emissioni, tra i vari, avrà nuovi limiti per il biossido di zolfo  (SO2), ossidi di azoto(NOx), ammoniaca (NH3) particolato (PM2,5).

684 non conformità di cui 106 riguardanti l’idoneità degli animali per il trasporto.

Il 4,4% degli agricoltori hanno abbandonato la zootecnia durante l'anno passato.

Va rilevato che di tutte le carni suine importate dalla Russia durante la prima metà di quest'anno, l'82% è venuto dal Brasile.

L'operazione proposta rischia di incidere in misura significativa sulla concorrenza in alcuni mercati in Danimarca.

La Copa e la Cogeca hanno inviato una lettera al Commissario europeo Phil Hogan per chiedergli di mettere in atto rapidamente azioni a livello europeo per le carni suine.

Il Presidente della Prosus ribadisce che si è ritirato formalmente dalle trattative per l'acquisizione dell'ex macello Virgilio di Mantova e che le coperture finanziarie c'erano tutte.

La Svizzera è pronta ad investire 100 millioni di dollari in agricoltura.

Il disegno di legge che permetterebbe ad ogni Stato membro di limitare o vietare l'uso di alimenti geneticamente modificati o mangimi sul proprio territorio è stato fortemente respinto dagli eurodeputati.

Per i suini sono stati controllati il 27 % degli allevamenti, pari a n° 1.825 allevamenti su un totale di n° 7.120.

Dall'inizio dell'anno si stimano 330 infrazioni da 1,5 a 2 tonnellate di prodotti alimentari entrati illegalmente. I canali "illegali" sono il porto di St. Pietroburgo e la frontiera con la Lituania.