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Secondo le prime stime, nel 2012 aumenta il grado di autoapprovvigionamento italiano di cosce suine.

Si prevede che la produzione di carni suine nella UE diminuisca del 2% nel 2013.

Nel censimento del 2010 quasi la metà (48%) delle aziende zootecniche nella UE-27 erano di bovini mentre il 27,4% erano di suini.

Il settore suinicolo ha chiuso il 2012 con una crescita della produzione intorno al 12% rispetto al 2011.

Nel dicembre 2012, il patrimonio suinicolo si è attestato a 11,1 milioni di capi, una calo del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

USMEF prevede che l'export di carni suine nel 2013 aumenterà del 5% tanto in volume che in valore.

Nell'anno 2012 la macellazione dei suini è aumentata del 12% in Argentina.

Tra il 2000 e 2010, il parco suini nella Bretagna francese è calato di quasi il 4%.

In particolare, per le carni di suino, la produzione è stata di circa 5,5 milioni di ton. nel 2012, un -2,5% rispetto al 2011.

I dati dell'IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistiche) prevedono una superficie record di coltivazione pari a 67,7 milioni di ettari, di cui il 54,8% di tutta l'area sarà dedicata agli OGM.

La distribuzione della classificazione delle carcasse, per la sola categoria H (pesanti) è così suddivisa:

Durante il 2012, la produzione di carni è salita del 3,5%, il consuma si attesta a 66 kg/ab./anno e l'incremento dei prezzi medi è stato del 10%.

Nel 2012 la produzione di carne suina è diminuita dell'8,8%.

La produzione di suini degli allevamenti italiani nel 2012 è stata di 12.281.000 capi, il - 3,5% in meno rispetto al 2011.

La carne di suino è previsto che si mantenga come la preferita nella UE con 40,8 kg pro capite nel 2022.

Nel 2012 i suinicultori brasiliani hanno ricevuto in media R$ 51,38 per "arroba"(unità di misura brasiliana) di suino, superiore del 2,8% in comparazione alla media del 2011, secondo la "Scot Consultoria".Il 2013 apre con molte incognite.