Si prevede che la produzione australiana di carne suina aumenterà dell'1%, raggiungendo le 480.000 tonnellate (CWE) nel 2026, rispetto alla stima rivista al ribasso di 475.000 tonnellate (CWE) per il 2025. Questa modesta crescita è supportata dal rafforzamento dei prezzi della carne suina e dai costi relativamente bassi dei cereali foraggeri, che rappresentano una parte sostanziale delle spese di produzione.
Dato che la maggior parte della carne suina australiana viene consumata a livello nazionale, l'aumento dei prezzi della carne suina ne limita la competitività rispetto ad altre carni. Di conseguenza, la crescita prevista della produzione di carne suina tiene conto principalmente della crescita della popolazione nazionale. Si prevede che il consumo di carne suina australiana aumenterà leggermente nel 2026, raggiungendo le 665.000 tonnellate (CWE), con un aumento dell'1,2% rispetto alle 657.000 tonnellate (CWE) stimate nel 2025. Si prevede che il consumo pro capite di carne suina continuerà a diminuire marginalmente, proseguendo la tendenza recente.

L'indice dei prezzi al consumo delle carni in Australia mostra che i prezzi della carne suina sono aumentati a un ritmo relativamente costante e sostenuto negli ultimi cinque anni. La carne suina compete con pollo e manzo per le preferenze dei consumatori. Anche i prezzi al dettaglio del pollo sono aumentati negli ultimi cinque anni, ma il consumo pro capite di pollo continua la sua tendenza al rialzo a lungo termine, soprattutto perché il pollo costa meno della metà del maiale. I prezzi della carne di manzo sono quasi il doppio di quelli della carne suina, eppure il consumo complessivo di carne bovina rimane superiore a quello della carne suina.
Si prevede che le importazioni australiane di carne suina aumenteranno leggermente a 235.000 tonnellate (CWE) nel 2026, in aumento del 2% rispetto alla stima rivista del 2025 di 230.000 tonnellate (CWE). Questa modesta crescita, insieme al leggero aumento della produzione nazionale di carne di maiale, è trainata principalmente dalla crescita prevista dei consumi interni. Negli ultimi anni, i cinque principali fornitori di carne di maiale all'Australia hanno rappresentato oltre il 95% delle importazioni totali. Gli Stati Uniti forniscono la metà o più delle importazioni australiane di carne di maiale, mentre Danimarca e Paesi Bassi sono gli altri principali fornitori.
Si prevede che le esportazioni australiane di carne suina aumenteranno leggermente a 50.000 tonnellate (CWE) nel 2026, rispetto alle 48.000 tonnellate (CWE) stimate nel 2025. Questo dato è in linea con la crescita costante ma modesta delle esportazioni osservata negli ultimi cinque anni. Le esportazioni australiane di carne suina rappresentano solo circa il 10% della produzione totale di carne suina, quindi le fluttuazioni nei volumi di esportazione hanno un impatto minimo sull'offerta e sul consumo interno. Negli ultimi cinque anni, le cinque principali destinazioni di esportazione hanno rappresentato quasi l'85% delle esportazioni totali, trainate in gran parte dalla crescente domanda da Singapore.
Mercoledì 17 settembre 2025/ USDA/ Stati Uniti.
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