L'industria suina statunitense continua ad affrontare tassi di mortalità allarmanti in tutte le fasi della produzione.
Dall'epidemia di PEDv del 2014 all'aumento dei prolassi uterini tra le scrofe nel 2016-2017, le perdite sono rimaste significative: attualmente, circa il 35% dei suinetti nati non raggiunge la catena alimentare umana.

In risposta a ciò, il National Pork Board ha lanciato il progetto Improving Pig Survivability per affrontare la mortalità suina attraverso la ricerca, la formazione e la sensibilizzazione.
L'iniziativa, lanciata nel 2019 con finanziamenti di Pork Checkoff e della Foundation for Food and Agriculture Research, ha riunito esperti di istituzioni come la Iowa State University, la Kansas State University e la Purdue University.
Nei primi cinque anni, il progetto ha prodotto oltre 170 materiali di divulgazione e scientifici, tra cui video, schede informative, interventi a conferenze e pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria. Decine di studenti sono stati formati e ora stanno entrando a far parte dell'industria suina.
Sono state identificate strategie chiave per ridurre la mortalità nelle varie fasi della produzione. Per le scrofe, queste includono il monitoraggio delle condizioni corporee durante la gestazione avanzata, l'intervento precoce contro le zoppie, strategie di alimentazione mirate prima del parto e la valutazione perineale per prevedere e prevenire i prolassi. Durante il parto, le migliori pratiche prevedono un'adeguata assunzione di colostro, l'arricchimento ambientale con "corde lattee" e regimi alimentari specifici. Nella fase di svezzamento-ingrasso (WTF-wean-to-finish), sei strategie principali si sono dimostrate efficaci: il miglioramento della salute degli allevamenti di scrofe, la selezione genetica, l'arricchimento post-svezzamento, l'ottimizzazione dell'alimentazione con pellet e materassini, l'aggiunta di attrattivi sensoriali e l'uso di acidi grassi essenziali nella dieta.
Poiché il tasso di mortalità complessivo non è ancora diminuito in modo significativo, il progetto è stato esteso fino al 2026 con nuovi finanziamenti e un focus su quattro pilastri chiave: ridurre la mortalità negli allevamenti di scrofe, migliorare la sopravvivenza prima dello svezzamento, migliorare i risultati WTF e rafforzare la sensibilizzazione a livello nazionale. La seconda Conferenza Internazionale sulla Sopravvivenza dei Suini è prevista per novembre 2025 a Omaha, Nebraska.
Secondo il Dott. Chris Hostetler, direttore del dipartimento di zootecnia dell'NPB, uno dei risultati più importanti del progetto è la formazione di una nuova generazione di veterinari, nutrizionisti e specialisti del benessere animale, che plasmeranno il futuro della cura dei suini negli Stati Uniti.
Martedì 17 giugno 2025/ Pork Checkoff/ Stati Uniti.
https://www.aasv.org