In pratica: l’UE vuole stabilire condizioni comuni che definiscano come gli allevamenti devono operare in termini ambientali, di emissioni, di gestione dei liquami, della densità animale, del benessere animale, ecc., per poter armonizzare i requisiti in tutti gli Stati membri.
L’idea è che, invece di avere solo norme nazionali diversificate o una regolamentazione troppo leggera, ci sia un livello minimo «uniforme» per gli allevamenti intensivi, affinché l’impatto ambientale e sociale sia controllato su scala europea, e non ci siano distorsioni di concorrenza tra Stati membri

Il Kick-off meeting (riunione iniziale) del gruppo tecnico di lavoro è avvenuto tra il 25 e il 27 febbraio 2025, con oltre 140 esperti (rappresentanti Stati membri, ONG ambientali, associazioni allevatori, Agenzia europea dell’ambiente, ecc.).
Le aziende che non rispetteranno nei vari paesi i requisiti futuri rischiano di essere escluse da agevolazioni, potrebbero avere costi maggiori o addirittura sanzioni, se le condizioni diventano vincolanti a livello nazionale dopo l’adozione...
Marzo 2025/UE/ https://bureau-industrial-transformation.jrc.ec.europa.eu/https://bureau-industrial-transformation.jrc.ec.europa.eu/