L'Institute for Feed Education and Research (IFEEDER), in collaborazione con Decision Innovation Solutions e Lobo Consulting Solutions, ha condotto uno studio completo per valutare le catene di approvvigionamento di vitamine e aminoacidi e valutare in che modo potenziali interruzioni dell'approvvigionamento potrebbero influire sulla produzione di bestiame e pollame negli Stati Uniti. I risultati indicano che un accesso costante a questi nutrienti chiave è vitale per la produzione animale e la sicurezza alimentare degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti hanno una produzione interna limitata di aminoacidi, che rappresenta meno del 20% della capacità globale, e una produzione di vitamine pressoché nulla, ad eccezione della niacina (B3), che rappresenta solo il 7% della produzione globale totale. Di conseguenza, l'industria mangimistica statunitense dipende fortemente dalle importazioni, in particolare dalla Cina, che fornisce una quota significativa di aminoacidi e vitamine supplementari. Ad esempio, il 100% della lisina importata inclusa nei mangimi per bestiame e pollame proviene dalla Cina. Le importazioni di vitamine dipendono fortemente dalla Cina, in particolare per tiamina (B1), acido pantotenico (B5), piridossina (B6) e vitamina E, dove le fonti cinesi rappresentano oltre l'80% delle importazioni totali. Questa forte dipendenza dalle importazioni da un numero limitato di fonti evidenzia la vulnerabilità della produzione di mangimi per animali statunitense alle interruzioni della catena di approvvigionamento globale.

In caso di interruzioni della catena di approvvigionamento, modifiche alla dieta potrebbero compensare l'apporto di alcuni nutrienti supplementari. Per i suini da mercato, la riformulazione delle diete per compensare la limitata integrazione era parzialmente fattibile utilizzando ingredienti alternativi per mangimi (ad esempio, farina di erba medica, farina di soia, DDGS e farina di pesce). Tuttavia, tali modifiche hanno aumentato i costi dei mangimi e, in alcuni casi, soprattutto per le vitamine del gruppo B e la vitamina D, nessuna formulazione pratica potrebbe soddisfare gli standard nutrizionali del settore senza l'integrazione di vitamine.
Il rapporto conclude che la produzione di mangimi e bestiame statunitense dipende fortemente dalle vitamine e dagli amminoacidi importati, la maggior parte dei quali proviene dalla Cina. Questa dipendenza rappresenta un rischio sia per la stabilità della catena di approvvigionamento che per la sicurezza alimentare nazionale. Un'interruzione delle importazioni potrebbe danneggiare la produzione nazionale di bestiame e pollame, aumentando al contempo i costi di produzione e dei mangimi.
Giovedì 13 novembre 2025/ IFEEDER/ Stati Uniti.
https://www.ifeeder.org








