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Il Tavolo Interprofessionale della filiera agroalimentare belga propone aiuti diretti per 30 milioni di euro per i suinicoltori.

L'incontro ha permesso di discutere sui vari contratti (allevatori/macellatori, allevatori/macellatori/trasformatori, allevatori/mangimisti…), riguardanti le quantità, i prezzi e le durate dei contratti stessi.

Il calo dell'IVA dal 24% al 9% per i prodotti agricoli ha determinato un aumento annuale di 25 centesimi per l'industria della carne.

Il forte aumento delle quotazioni del suino pesante (+10,5%) ha favorito, a luglio, un sensibile miglioramento della redditività della fase dell’allevamento.

Nell'ambito del piano di sostegno agli allevatori francesi, è stata adottata in occasione del Consiglio dei ministri del 22 luglio 2015, la dilazione dei pagamenti legali dei contributi previdenziali che saranno concessi dai fondi comuni di investimento agricolo.

Lo Stato sottolinea la necessità di rafforzare e mobilitare gli sforzi a favore di una ristrutturazione del debito per gli agricoltori in difficoltà.

Nel secondo trimestre del 2015 è scesa nettamente la fiducia nel settore suinicolo da parte degli allevatori,

I Ministri hanno scritto ai Prefetti chiedendo loro di garantire che i servizi di ristorazione dello Stato siano attenti alla realizzazione di questa priorità.

Gli allevatori francesi da vari giorni protestano contro i bassi prezzi delle carni e del latte: continuano i blocchi stradali.

Il Ministro dell'Agricoltura Le Foll ha presentato 24 misure e 6 grandi priorità che compongono il Piano di sostegno agli allevamenti francesi.

"I supermercati sono impegnati ad aumentare in modo significativo i prezzi di sostegno ai produttori. Faremo in modo che l'accordo venga rispettato", ha detto il presidente francese Hollande.

Con un decreto del 28 maggio 2015 la Russia stabilisce le modifiche ai dazi all'esporazione incluse le granaglie.

In aprile la redditività dell’allevamento in Italia migliora.

L’anno 2014 si caratterizza per un calo dei prezzi alla produzione (ad eccezione del latte di vacca e del frumento duro) dell'ordine del - 5% rispetto al 2013.

La domanda per la carne suina prosegue a ritmo lento, ed è considerata la principale causa del calo dei prezzi.

Per quanto riguarda la stagionatura, l'unico tipo di produzione a registrare un aumento della redditività è stato il Prosciutto di Parma Dop "leggero"¨ (+1,4%).