Diarrea post-svezzamento nei suinetti: pratiche preventive
Elenco delle misure pratiche che applichiamo nel nostro lavoro quotidiano con buoni risultati. Devi considerarle come un tutt'uno e mai individualmente...
Elenco delle misure pratiche che applichiamo nel nostro lavoro quotidiano con buoni risultati. Devi considerarle come un tutt'uno e mai individualmente...
I cambi all'origine delle future scrofette sono sempre decisioni delicate. Non è sufficiente avere il monitoraggio, con le analisi prima dell'introduzione dei nuovi soggetti in scrofaia...
La PCR è uno strumento estremamente potente, ma non dobbiamo scommettere solo su questa carta. Tecniche più antiche, come l'istopatologia, possono guidarci ad interpretare i risultati ed ampliare la nostra visione...
Il campione ideale per la diagnostica dei patogeni enterici neonatali è l'invio al Laboratorio di suinetti vivi...
Come si agisce negli allevamenti positivi alla B. hyodysenteriae a bassa patogenicità?
I programmi di vaccinazione per prevenire la diarrea neonatale e post-svezzamento nei suini, si devono stabilire in ogni allevamento. Raggiungere buoni livelli di immunità colostrale attraverso dei piani vaccinali nelle scrofe è il primo passo per prevenire la diarrea neonatale. Questo primo schema dovrebbe essere completato con l'induzione di immunizzazione attiva, nel pre o post-svezzamento per prevenire la diarrea post-svezzamento....
La prevenzione della malattia degli edemi è realizzata tradizionalmente attraverso l'uso di antibiotici e/o manipolazione della flora intestinale tramite la dieta. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati sviluppati molti vaccini per prevenire la manifestazione clinica della malattia...
Nei suini, l'infezione causata da C. difficile (ICD) è una delle patologie enteriche più importanti dei suinetti neonati e si osserva principalmente da 1 a 7 giorni di vita (Hopman et al., 2011; Songer and Anderson, 2006). I sintomi clinici includono una diarrea giallastra ed acquosa e poi costipazione (Yeager 2007). La colonnizzazione intestinale da C. difficile avviene durante le prime ore di vita, in alcuni allevamenti, quasi il 100% dei suinetti sono colonizzati a 48 ore dal parto (Hopman et al., 2011)....
Alcuni soggetti presentavano diarrea e sintomi nervosi. Alla necroscopia di uno di loro, si osservò enterocolite emorragica con edema della mucosa, splenomegalia ed emorragie del mesenterio.
L'effetto immunomodulatore ed il potere antiinfiammatorio dei prodotti fitogenici aggiunti alla dieta sembra giocare un ruolo fondamentale nell'attività intestinale dei suini. Di fronte alla crescente necessità di trovare valide alternative agli antibiotici, è vitale l'impegno da parte di ricercatori, aziende produttrici, allevatori, nutrizionisti e veterinari portare avanti le conoscenze sull'utilizzo di tali prodotti di origine botanica sulla nutrizione e sulla salute suina.
Non si evidenziò nessun enteropatogeno in quantità clinicamente rilevante, per cui la massiccia infestazione di Blastocystis sp. si considerò significativa in questo caso.
L'Escherichia coli (ETEC) enterotossigeno continua ad essere una delle cause principali di malattia e mortalità dei suinetti in sala parto e dei suinetti svezzati. Per ottenere anticorpi attivi già al momento dello svezzamento, i suinetti dovrebbero essere immunizzati tra i 10 e 14 giorni, prima dello svezzamento.
L'obiettivo delle principai strategie nutrizionali è garantire un effetto benefico sulla flora digestiva dei suinetti e la loro salute intestinale dopo lo svezzamento e in questo modo ridurre il rischio di comparsa di quadri colibacillari.
Interazioni tra le strategie nutrizioniali e prevalenza/gravità dei quadri all'apparato digerente, causati da E. coli dopo lo svezzamento.
Quanto è cambiata l'infezione dal 1°caso? Oggi possiamo trovare: ceppi nuovi che sembrano molto più lievi, scrofaie con PED cronica ( ~10% delle scrofaie), alcuni ingrassi con ricadute (~ 3-5% degli allevamenti)…Abbiamo appreso molto sul PEDv in soli 2 anni, però disgraziatamente, abbiamo ancora molto da apprendere. Ancora non si conoscono i fattori di rischio che fanno sì che un allevamento diventi cronico o quali fattori provocano una ricircolazione. Queste sono domande alle quali speriamo di poter rispondere nel prossimo futuro.
L'autore si domanda se il virus americano attuale è più virulento del ceppo CV777 isolato in Europa nel 1977 o se la malattia è più devastante oggi rispetto agli anni 70 in Europa.
Bollettino settimanale di notizie del mondo dei suini
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