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Per il settore dei suini francese, secondo Inaporc ed il rappresentante di SNIV-SNCP, sono state stimate perdite per 400M€ per il 2014.

L'accordo consentirà l'esportazione di carni e frattaglie fresche e di tutti i tipi di prodotti a base di carni suine.

Saranno le carni suine e l'uva i primi prodotti che accederanno a questo processo.

Con 14.851 tons, le esportazioni di prosciutti e spalle stagionate sono aumentate del 10,1% nei primi 6 mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2013.

Tra gennaio-luglio, le esportazioni hanno stabilito un ritmo record in volume (1.32 milioni di tonnellate, +7%) ed in valore (4,0 miliardi di dollari).

Nel Q2 2014, la produzione di carni è pari a 114 468 tonnellate ed è aumentata in tutte le categorie, di anno su anno(year-on-year).

L'accordo significa che un totale di cinque stabilimenti di trasformazione di suini irlandesi sono stati accreditati per la produzione di carne di maiale per l'esportazione in Vietnam, mentre un altro stabilimento è stato approvato per il taglio.

Nel corso del primo semestre di quest'anno, la Cina, il più grande importatore di soia del mondo, ha importato 34,2 milioni di tonnellate, con un incremento del 24% rispetto all'anno precedente.

Francia e Spagna condividono la preoccupazione per le conseguenze dell'embargo russo in agricoltura e difendono una posizione comune in seno al Consiglio straordinario dei Ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea.

Nonostante gli ottimi prezzi dei suini all'ingrosso (+21% rispetto a giugno 2013 del Wholesale Carcass Cutout), le esportazioni statunitensi di carni suine in giugno erano oltre il 4% superiori a quelle di un anno fa.

Il Ministro chiederà anche alla UE un aumento della dotazione di fondi per compensare il danno delle esportazioni mancate alla Russia.

La Commissione ha aperto una nuova sezione sul web dove pubblicherà informazioni rilevanti sulle misure adottate dalla UE come conseguenza dell'imbargo russo.

L'autorizzazione per questi impianti per il momento è valida per un anno.

Gli stabilimenti in Brasile autorizzati all'export di carni in Russia sono oggi 89.

Di questi 55 milioni d'euro, 19 milioni riguardano i salumi, pari al 7%, e gli altri 36 milioni le carni fresche, le frattaglie ed i grassi.