Pagina 96 di Articoli su esportazioni

Per quanto riguarda, in particolare, l'andamento dei fatturati, Ismea stima un aumento di oltre il 2% del valore alla produzione, che ha raggiunto nel 2012 i 7 miliardi di euro grazie soprattutto alle vendite all'estero.

La macellazione dei suini è diminuita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente di un 1,7% in numero di capi e di un 1,1% in peso.

L'Associazione Brasiliana di Produttori ed Esportatori di Carne Suine prevede per il 2014 un aumento di 15,7% dell'export.

Dall’1 gennaio 2014 la Romania riprende l'export di carni suine verso la UE dopo 7 anni di divieto.

Tra Inghilterra ed Irlanda del Nord sono 4 i centri di inseminazione artificiale impegnati nella raccolta dello sperma.

L'export agro-zootecnico e della pesca è aumentato del 10,3% in ottobre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Sono state migliaie di agricoltori ed allevatori ad aderire alla manifestazione promossa da Coldiretti per la tutela del "made in Italy".

Dovuto ai bassi prezzi quest'anno del mercato internazionale, la Cina restringerà l'importazione di mais e soia per proteggere gli interessi locali.

Durante i primi 9 mesi di quest'anno, le esportazioni di carni suine si sono mantenute stabili rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo i 2.289.785 ton.(+0,3%).

Sotto il motto «Enjoy, it's from Europe» («Apprezzalo, proviene dall'Europa»), si vogliono aiutare i produttori del settore ad accedere ai mercati internazionali.

Questo risultato è il frutto degli sforzi profusi durante gli ultimi anni da parte dei servizi veterinari della Romania.

Le Autorità americane hanno disposto il controllo sistematico (100% reinspection) con il contestuale prelievo di campioni per analisi microbiologiche di tutte le partite di prodotti di salumeria provenienti dall’Italia.

La revoca delle restrizioni imposte in aprile di quest'anno è in vigore dal 26 novembre 2013.

La proibizione della ractopamina in Cile ha potenziato l'export dei produttori di carni suine e prodotti derivati in mercati come la Cina, la Russia e la UE.

L'import delle carni è aumentato del 1,5%, con +6,9% di aumento in valore, rispetto al 1° semestre 2012. L'export totale ha avuto un calo del 7,0%.

Alla fine del 2012 la produzione suinicola in Russia è aumentata del 14,2% in termini quantitativi.