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Si tratta del censimento dei suini più basso da novembre 2010.

Al peggioramento della reddittività dell’allevamento è corrisposto un miglioramento della redditività della fase di macellazione, salita del +2,8%.

Tra marzo e maggio 2017 sono stati svezzati 32,3 milioni di suinetti, +4% rispetto allo stesso periodo del 2016, con una media di 10.55 suinetti/scrofa.

C'è stato il miglior risultato per i primi tre mesi dell'anno da quando sono iniziate le statistiche sulle macellazioni.

Il numero totale di suini ha mostrato un aumento del 2,7% da 4,7 milioni a 4,9 milioni di capi.

A maggio è avvenuto un nuovo, forte, peggioramento della redditività della fase di macellazione, scesa del 6,4%, dopo gli aumenti fatti registrare a marzo e aprile.

Nel 2016 il consumo pro capite di carni suine fresche e prodotti trasformati è stato di 10,1 e 11,1 kg rispettivamente.

Durante il 1° trimestre, la produzione suinicola è aumentata di oltre il 5%, principalmente nelle regioni di Pskov, Chelyabinsk, Tver, Voronezh e Stavropol...

Lo scorso mese di aprile, Dzhambulat Khatuov, Viceministro dell'Agricoltura della Federazione Russa ha partecipato ad una riunione del Consiglio di Amministrazione dell'Unione deI Suinicoltori.

L'aumento dei suinetti per scrofa/anno, grazie ad un migliore controllo della diarrea epidemia suina (PED), eleva la previsione sui lattonzoli maggiore di quanto inizialmente previsto.

Iowa lo stato con più capi suini : 21.8 milioni, seguito da North Carolina e Minnesota.

Secondo il Servizio di Statistica del Canada, al 1° di gennaio il patrimonio suinicolo si è attestato a 13,7 milioni di capi, un +1,6% rispetto al 2015, segnando il 4° aumento annuo consecutivo.

Anche a febbraio la redditività della fase d’allevamento è peggiorata, con un variazione del -1,9% rispetto a gennaio.

L'Associazione Nazionale degli Allevatori di Suini della Russia hanno pubblicato la lista dei maggiori produttori di carni suine della Russia nel 2016, con i primi 3 produttori, come nel 2015, le aziende Miratorg, Rusagro e Cherkizovo.

Il rapporto indica anche che nei principali paesi produttori (Cina, Stati Uniti, Brasile, Messico, Spagna, India, Russia, Germania, Giappone e Francia) il 56% del numero globale dei mangimifici fornisce il 60% della produzione totale di mangimi.

Sono stati pubblicati i dati del Dipartimento di Statistiche Olandese (CBS) valutando il periodo dal 1950-2016 del settore agricolo. Nel periodo sono "sparite" 6 su 7 imprese agricole.