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CLAL: analisi carni fresche e salumi

Marika de Vincenzi, specialista economia carni suine descrive le tendenze dei consumatori rispetto alla carne suina fresca e salumeria...

22 Ottobre 2025
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Un riassunto dell'articolo di CLAL pubblicato ad ottobre 2025:

Nel mese di agosto 2025 il mercato dei consumi retail di carni e salumi in Italia mostra alcune tendenze significative, che riflettono le abitudini stagionali e le preferenze dei consumatori.

La carne fresca continua a rappresentare il motore principale del comparto. I volumi complessivi risultano in aumento, con una crescita particolarmente rilevante per la carne suina, che registra un incremento del 10,3%. Anche la carne bovina mostra un andamento positivo, seppure con una progressione più contenuta. Tra tutte, spicca la carne avicunicola, in crescita del 4,8%, sostenuta dal prezzo mediamente più accessibile e dalla grande versatilità in cucina. Si tratta di un tipo di carne che, per leggerezza e praticità, risponde bene alle esigenze dei consumatori durante il periodo estivo.

Il mese di agosto, caratterizzato da vacanze e pasti all’aperto, favorisce in generale i prodotti freschi e facilmente cucinabili. Questo contesto stimola la domanda di carne fresca a scapito dei salumi, che mostrano un andamento più eterogeneo.

Tra i salumi, infatti, il salame si distingue per un risultato positivo, con un incremento dell’1,2% nei volumi di vendita e un aumento dell’1,8% nei prezzi medi. Al contrario, prosciutto cotto, prosciutto crudo e mortadella segnano un leggero calo dei volumi, pur accompagnato da un aumento dei prezzi medi. Si tratta di una tendenza stagionale tipica del periodo estivo, quando i consumatori preferiscono piatti leggeri, pratici e adatti a grigliate o pasti rapidi.

Guardando all’andamento dall’inizio dell’anno, sia il prosciutto cotto (+1,1%) sia il prosciutto crudo DOP (+2,8%) confermano una crescita costante e regolare, segno di una domanda stabile per queste categorie di prodotto.

Se si amplia l’orizzonte temporale osservando i consumi a volume da dicembre 2019 ad agosto 2025, emerge una dinamica ancora più chiara: il prosciutto crudo DOP consolida il proprio successo con un incremento complessivo del 12%, mentre il prosciutto crudo non DOP perde terreno, registrando un calo di oltre il 10%. Questi dati suggeriscono una crescente preferenza dei consumatori per prodotti di qualità superiore e a denominazione d’origine, a conferma dell’importanza crescente dell’origine e della certificazione come elementi di valore nel mercato delle carni e dei salumi italiani.

Lunedì, 6 ottobre 2025/Italia/ CLAL/ https://teseo.clal.it/

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