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L’incertezza rimane una costante nell’Agricoltura della UE

L’agricoltura continua a essere colpita da numerosi eventi che sfuggono al controllo degli agricoltori, come le crisi climatiche e geopolitiche, che continuano a esercitare pressioni...

7 Maggio 2024
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L’ultimo rapporto pubblicato dalla Commissione Europea sulle prospettive a breve termine per i mercati agricoli dell’UE presenta le ultime tendenze e prospettive per i principali mercati agricoli. Dalle ultime prospettive a breve termine (autunno 2023) e nonostante alcuni sviluppi favorevoli ma limitati nei costi dei fattori produttivi, i prezzi, compresi quelli di energia, fertilizzanti e mangimi, sono significativamente superiori ai livelli attuali prima della crisi. Le incertezze per gli agricoltori derivano anche da eventi meteorologici estremi imprevedibili, conflitti geopolitici che esercitano pressioni sui mercati agricoli e fattori economici come tassi di interesse ancora elevati e aumento del costo del lavoro. I prezzi dei prodotti alimentari rimangono elevati, il che, insieme alle scarse prospettive di crescita economica, limita le prospettive di ripresa della domanda dei consumatori.

Colture erbacee

Si prevede che la produzione cerealicola dell’UE nel 2024/25 aumenterà fino a circa 278,5 milioni di tonnellate (+ 3% su base annua), principalmente grazie al miglioramento delle rese. Le condizioni umide hanno influenzato la produzione di cereali nel 2023/24 e a volte hanno reso difficile per gli agricoltori accedere ai loro campi per seminare cereali primaverili. Nel complesso, le importazioni di cereali dell’UE nel 2023/24 (luglio 2023-giugno 2024) potrebbero rimanere superiori del 17% rispetto alla media quinquennale. Tuttavia, il miglioramento della logistica del corridoio del Mar Nero facilita le esportazioni di cereali ucraini verso i mercati mondiali, con un minore ingresso di cereali ucraini nell’UE.

La superficie coltivata e le rese dei semi di soia e girasole aumenteranno nel 2023/24. Si prevede che la produzione di semi oleosi e colture proteiche aumenterà nel 2024/25, trainata dall’aumento di soia, piselli e fave.

Prodotti a base di carne

Il settore dell’allevamento sta subendo cambiamenti strutturali, guidati principalmente dallo spostamento delle preferenze dei consumatori dalla carne bovina al pollame e dai vincoli ambientali. Il consumo pro capite di carne bovina nell’UE nel 2023 è sceso a 9,7 kg (-4,7% su base annua). Il calo dei consumi potrebbe continuare al 2,8% nel 2024. La produzione di carne bovina nell’UE potrebbe continuare a diminuire e ciò potrebbe sostenere i prezzi della carne.

La Produzione di carne suina dell’UE registra un calo simile, pari al -6,6% nel 2023. La riduzione potrebbe rallentare allo 0,4% nel 2024.

La domanda di pollame, come fonte di proteine ​​più economica, rimane elevata. Il consumo pro capite dell’UE è aumentato del 3% nel 2023 e potrebbe crescere di un ulteriore 2% nel 2024. Anche le importazioni di pollame rimangono elevate...

Venerdì 3 maggio 2024/ Commissione Europea/ Unione Europea.
https://agriculture.ec.europa.eu

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