L'ottimizzazione delle diete ipoproteiche nell'alimentazione dei suini è fondamentale per ridurre l'escrezione di azoto e lo spreco di risorse. Tuttavia, queste diete possono ridurre la qualità della carne e alterare l'equilibrio degli aminoacidi (AA), influenzando la crescita e la salute. L'integrazione con fonti di azoto non proteico, come il fosfato diammonico (DP diammonium phosphate), può migliorare l'utilizzo dell'azoto e promuovere una sintesi proteica efficiente.
Obiettivo: Questo studio ha esaminato gli effetti dell'aggiunta di PD a diete a basso contenuto proteico sulle prestazioni di crescita, sulle caratteristiche della carcassa, sulla qualità della carne e sulla composizione degli AA nei suini da ingrasso.

Metodi: Settantacinque suini castrati (Duroc × Landrace × Yorkshire) sono stati assegnati in modo casuale a cinque trattamenti dietetici: controllo positivo (Ctrl Pos, PG: 13,50%), PD1 (PG: 12,00% + PD), PD2 (PG: 10,50% + PD), PD3 (PG: 9,00% + PD) e controllo negativo (Ctrl Neg, PG: 9,00%). L'obiettivo di ogni dieta integrata con PD era di mantenere un rapporto tra azoto AA essenziale e azoto totale pari a 0,48. I suini hanno avuto accesso a volontà a mangime e acqua per 41 giorni, con registrazioni mensili del peso e del consumo di mangime. Dopo un digiuno notturno, gli animali sono stati macellati per valutare le caratteristiche della carcassa, la qualità della carne e gli indici organici. Sono stati raccolti campioni di sangue, fegato e muscoli per l'analisi della biochimica plasmatica e del profilo aminoacidico.
Risultati: La dieta PD2 ha mostrato le migliori prestazioni di crescita, mentre la dieta PD3 ha migliorato significativamente l'ADG rispetto alla dieta Ctrl Neg. La dieta PD3 ha inoltre aumentato significativamente il peso relativo del fegato rispetto alla dieta Ctrl Neg. Sebbene non siano state osservate differenze significative nelle caratteristiche della carcassa o nella qualità della carne tra i trattamenti dietetici, la dieta PD3 tendeva a ridurre i livelli totali di proteine plasmatiche rispetto alla dieta Ctrl Neg. La dieta PD3 non ha alterato il profilo degli AA liberi nel plasma e nel fegato dei suini in fase di ingrasso rispetto alla dieta Ctrl Neg e non si è riscontrato alcun effetto tra le diverse diete sul profilo degli AA idrolizzati nei muscoli. Inoltre, la dieta PD3 ha aumentato significativamente le concentrazioni di Tau nel muscolo longissimus dorsi, riducendo significativamente i livelli di Car rispetto alla dieta Ctrl Neg.
Conclusione: Questi risultati suggeriscono che l'aggiunta di PD alle diete a basso contenuto proteico può migliorare le prestazioni di crescita e il contenuto di AA correlato al sapore della carne senza compromettere le caratteristiche della carcassa o la qualità della carne.
Zeng X, Xiao G, Liu W, Yin L, Zhang Y, Geng C, Wang Q, Yang H. Diammonium phosphate supplementation in low-protein diets enhances growth performance in growing pigs without compromising carcass traits and meat quality. Journal of Animal Science. 2025skaf088. https://doi.org/10.1093/jas/skaf088