Abstracts - Sanità

L'obiettivo di questo studio fu valutare se la determinazione delle proteine di fase acuta (APP) potrebbe aiutare i veterinari ufficiali nel loro lavoro nei macelli.

Questo studio indica che il rilevamento sierologico di A. suum negli allevamenti di ingrasso è un nuovo strumento diagnostico che può essere utilizzato per indicare la presenza di infestazioni da ascaridi mediante la misurazione dell'intensità dell'infestazione.

Nelle condizioni di questo studio, la vitalità del PEDv nei mangimi viene influenzata dagli ingredienti, con una sopravvivenza più prolungata nella farina di soia e non solo...

Il macrolide tilvalosina e la pleuromutilina valnemulina hanno mostrato le maggiori attività antimicrobiche in vitro contro gli isolamenti di campo del M. hyopneumoniae in comparazione con il resto degli antibiotici analizzati.

L'obiettivo principale di questo studio era quantificare la quantità di virus eliminato nelle feci dei suini vaccinati con vaccini attenuati o inattivati ed in suini non vaccinati dopo l'esposizione al ceppo virale PRRS Lelystad.

Anche se l'infezione da C. novyi tipo B è poco comune, questi risultati possono essere utili per prossime ulteriori ricerche sul C. novyi tipo B, dato che al momento esistono poche ricerche che indichino il rilevamento di infezioni da C. novyi tipo B.

I risultati suggeriscono che l'uso di ceftiofur e amoxicillina in differenti fasi del ciclo di allevamento del suino sono fattori di rischio per la selezione di E. coli CR.  

In questo studio si presenta l'isolamento e la caratterizzazione di un nuovo orthoreovirus mammifero 3 (MRV3) a partire da focolai di diarree di suinetti in 3 stati e da farine di sangue suine da molteplici fonti.

I risultati mostrano che la termografia ad infrarossi può aiutare a rilevare alterazioni polmonari infiammatorie nei suini.

Si ipotizza che la coinfezione da HEV-Hepatitis E virus e PCV2 potrebbe avere un effetto negativo nella produzione dei suini e si raccomanda di prestare la massima attenzione a questo fenomeno, essendo questi virus diffusi in tutto il mondo.

I risultati dimostrano che il virus PRRSV-CON può servire come un possibile candidato per lo sviluppo di un nuovo vaccino della PRRS con una protezione crociata più ampia.

La ri-esposizione al virus omologo 49gg dopo l'esposizione iniziale al PEDv non diede luogo ad una re-infezione dei suini. Questo manifesta la possibilità di produrre un vaccino efficace nei confronti del PEDv.

Questi risultati suggeriscono che i campioni di fluidi orali si possono raccogliere da scrofe alloggiate individualmente, ma sono necessari ulteriori studi sull'ottimizzazione nella raccolta dei fluidi orali in sala parto ed in gestazione.

Sono stati osservati risultati equivalenti in 4 studi indipendenti che mostrano la presenza di virus vitali nei fluidi orali e l'efficacia della mRT-qPCR per la vigilanza della PSA, PSC, e afta nelle popolazioni suine.

Nelle condizioni di questo studio, trattare il PEDv presente nelle feci a 71°C per 10 min. o a 20°C (temperatura ambiente) per 7gg è sufficiente per la loro inattivazione prevenendo la diffusione.

Questo articolo descrive la prima applicazione della LCM(laser capture micro-dissection) per studiare i profili di trascrizione delle citochine e la distribuzione del virus nei diversi comparti dei linfonodi dei suini.

L'obiettivo di questo studio fu comparare i punteggi delle lesioni da rinite nei musi dei suini in funzione dello stato vaccinale e N° di parti delle scrofe (primipare e pluripare, vaccinate o non vaccinate).

I risultati di questo studio indicano, per la prima volta, che il PEDv si può trovare nell'aria e che le particelle in sospensione nell'aria possono essere infettanti.

E' stato rilevato che l'Enterococcus faecium NCIMB 10415 esercita un effetto immunomodulante, dato che aumenta il N° di linfociti intraepiteliali.

Questo studio conferma che il ceppo Lena è molto più virulento rispetto al ceppo Finistere. Possiamo inoltre prevedere sintomi più gravi in soggetti non SPF provenienti da allevamenti commerciali a causa della possibilità di coinfezioni.

Il PRRSV fu rilevato principalmente nei monociti-macrofagi.

Il PCV2b è il genotipo predominante in Croazia ed è stato associato al commercio internazionale come via di introduzione.

Pare che le corde di cotone usate attualmente sono una opzione appropriata per la raccolta di campioni per la vigilanza del PRRSV.

I risultati di questo studio forniranno informazioni sugli effetti dei protocolli di controllo delle malattie che possono essere utili nella scelta di metodi di controllo ottimali per rispondere agli obiettivi di controllo ed eradicazione rapida ed efficace di alcune malattie altamente diffusive.