Pagina 7 di Articoli su biosicurezza in Abstracts

Si considera che la prevenzione delle malattie mediante le misure di biosicurezza è un fattore importante per il miglioramento dello stato sanitario generale degli animali da produzione. Questo studio è stato condotto per analizzare i livelli di implementazione delle misure di biosicurezza nella produzione suinicola in 4 paesi della UE( 232 allevamenti di suini) e per descrivere le possibili associazioni tra i livelli di biosicurezza dell'allevamento ed i risultati produttivi...

Questo studio ha avuto come obiettivo valutare le possibili associazioni tra il livello di biosicurezza, l'uso degli antimicrobici e le caratteristiche produttive degli allevamenti con il fine di chiarire quali sono le migliori pratiche per raggiungere il minimo uso di antimicrobici e massimizzare la sanità e la produttività. Per ottenere questo, si realizzò uno studio trasversale in 227 allevamenti di suini a ciclo chiuso del Belgio, Francia, Germania e Svezia.  

Il seme di verro contaminato da PRRSv è una via di trasmissione per le femmine, ed il rilevamento precoce dell'infezione da PRRSv nei verri è una componte chiave nella biosicurezza delle scrofaie. L'obiettivo dello studio fu determinare il campione o i campioni diagnostici ottimali per il rilevamento dell'infezione acuta da PRRSv nei verri. Questi risultati hanno mostrato che la maggior garanzia per fornire seme negativo al PRRSv agli allevamenti di riproduttori è analizzare un campione di siero mediante rRT-PCR nel momento della raccolta.

Il ceppo attenuato di S. Typhimurium BBS 866 corregge le limitazioni degli attuali vaccini nei confronti di Salmonella fornendo una protezione crociata nei confronti dei sierotipi di Salmonella nei suini senza interferire con i programmi di vigilanza.

L'obiettivo di questo studio fu determinare l'efficacia contro il PRRSV e il TGEV da parte dei disinfettanti a base di perossido di idrogeno accelerato o la combinazione di glutaraldeide e sali quaternari d'ammonio dopo di un lavaggio ad alta pressione in condizioni sperimentali simulando situazioni di campo comunemente sperimentate in camion di trasporto di animali...

In questo studio, è stata valutata l'efficacia di un ceppo attenuato di Salmonella enterica sierotipo Typhimurium in 3 allevamenti di suini a ciclo chiuso.

I risultati suggeriscono che la carne al dettaglio è un potenziale veicolo di trasmissione di ceppi di K. pneumoniae virulenti e resistenti agli antibiotici degli animali produttori di alimenti ad uso umano.

L'obiettivo di questo studio è determinare la concentrazione dei contaminanti dell'aria e la variabilità associata alle diverse pratiche di produzione.

Sono stati osservati risultati equivalenti in 4 studi indipendenti che mostrano la presenza di virus vitali nei fluidi orali e l'efficacia della mRT-qPCR per la vigilanza della PSA, PSC, e afta nelle popolazioni suine.

I risultati indicano che non ci sono prove di infettività dell'RNA PEDV nel lotto di SDPP(spray-dried porcine plasma) utilizzato.

In pratica, i campionamenti potrebbero essere raccomandati, in maniera pragmatica, sui cinghiali cacciati.

La presenza di agenti patogeni in cinghiali che si trovano vicino ad allevamenti commerciali di suini potrebbero rappresentare un rischio per la biosicurezza.

Gli obiettivi di questo studio furono caratterizzare le infezioni da influenza nei suini nel Minnesota e valutare le misure di biosicurezza per i lavoratori degli allevamenti.

Lo studio conferma che la biosicurezza è una misura utile per promuovere la riduzione dell'uso degli antimicrobici in suinicoltura.

Gli autori del presente studio descrivono una strategia per migliorare l'immunità dei riproduttori in allevamenti recentemente colpiti da PEDv.

Durante la ricerca sono stati raccolti topi, topini e roditori di campo presenti in allevamenti infetti da PCV2 e anche all'esterno dell'allevamento.