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L'indice della FAO per i prezzi della carne ha registrato una media di 188,1 punti in dicembre.

Alla fine del 2012 la produzione suinicola in Russia è aumentata del 14,2% in termini quantitativi.

L'elaborazione da parte di ANAS su dati ISMEA indica per i primi nove mesi dell'anno un calo sulle quantità di acquisto per le carni suine fresche del 3,7%.

Si prevede che la produzione mondiale di carni cresca dell'1,4% nel 2013.

L'indice dei prezzi dei suini nelle 5 nazioni che utilizza Rabobank (Brasile, Cina, USA, Canada e l'Unione Europea) ha continuato la sua tendenza al rialzo.

Il CME ha informato il mercato sulla impossibilità di calcolare l'indice dei prezzi dei suini che si utilizza per determinare il valore finale di liquidazione dei contratti futuri.

Una volta completata l'adesione del settore suinicolo alla nuova normativa del benessere si prevede che si blocchi la diminuzione delle scrofe ed aumentino le macellazioni dei suini.

La Smithfield comincerà ad usare i dati del CME Group Inc. mentre la Cargill userá i dati dell'impresa privata Urner Barry.

In attuazione dell'articolo 14 del Regolamento, in data 3 ottobre 2013 si è dato l’avvio al periodo sperimentale di sei mesi di formulazione dei prezzi a peso morto che può essere calcolato in base all'indice di conversione dello 0,79.

Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato che lancerà un programma di acquisti di carne suina con l'obiettivo di stabilizzare i prezzi.

Flettono del 7,7% sia le quotazioni degli ovicaprini sia quelle dei suini, con questi ultimi influenzati dai ribassi dei capi da macello imputabili a un rallentamento della domanda.

Secondo i dati della Direzione Generale Agricoltura dell’UE, nel 2012 i prezzi dei mangimi nell’Unione sono aumentati in media del 7%.

Si prevede che la produzione di carni suine nella UE diminuisca del 2% nel 2013.

Lo studio, completato alla fine del mese di febbraio, ha studiato l'accessibilità agli alimenti negli USA dal 1950 al 2005.

Nel dicembre 2012, il patrimonio suinicolo si è attestato a 11,1 milioni di capi, una calo del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Le quotazioni di tutti i tipi di carni sono state sostanzialmente stabili, anche se c'è stato una leggera flessione nei prezzi avicoli e della carne di suino.