Notizie - Carne

Nonostante l'aumento dell'export di carni brasiliane negli ultimi anni, le stime del Ministero indicano che il principale fattore di crescita del comparto sarà il mercato interno.

Nel suo piano pluriennale 2014-2016, l'EFSA ha individuato tre ambiti prioritari.

Se la Spagna non adotta misure adeguate il Rosselkhoznadzor introdurrà restrizioni temporanee all'import in Russia di prodotti spagnoli di origine animale a partire dal 12 aprile.

Secondo le informative mensili del mese di dicembre, la carne di suino ha mostrato un trend molto spiccato all'export lungo tutto il 2012. Le esportazioni sono dirette principalmente alla UE (75%).

Rosselkhoznadzor considera necessario imporre restrizioni temporanee all'import di carni refrigerate di bovino, suino ed avicole dai Paesi Bassi verso la Russia dal 29 di marzo.

L'Ucraina ha introdotto lo scorso 20 marzo una proibizione temporanea all'import di carni suine provenienti dal Brasile per motivi sanitari.

La Russia ha respinto la richiesta da parte dei servizi veterinari spagnoli di rinviare la sospensione delle importazioni di carni refrigerate provenienti dalla Spagna.

Dal 1° aprile 2013 i farmaci potranno essere registrati. Obiettivo: valutare i benefici e adottare provvedimenti "coerenti e sostenibili con le attività della filiera distributiva".

Secondo le prime stime, nel 2012 aumenta il grado di autoapprovvigionamento italiano di cosce suine.

Il Ministro dell'Agricoltura dell'Irlanda Simon Coveney, ha annunciato un accordo con le autorità veterinarie australiane che permetteranno l'importazione di carni suine irlandesi.

Le esportazioni di carni suine nel 2012 sono cresciute del 7%, con la maggior crescita nel secondo semestre dell'anno.

Si prevede che la produzione di carni suine nella UE diminuisca del 2% nel 2013.

La carne concentra il maggior costo all'interno del bilancio familiare, con un 22,7 %.

Le esportazioni spagnole di prosciutti e spalle stagionate si sono chiuse nel 2012 con un aumento dell' 8,7% rispetto all'anno precedente.

Il settore suinicolo ha chiuso il 2012 con una crescita della produzione intorno al 12% rispetto al 2011.

Secondo i dati Istat recentemente pubblicati, il numero di capi suini macellati in Italia nel 2012 è aumentato del 2,1% rispetto all’anno precedente, con un incremento del 2,9% delle macellazioni di capi grassi.

Le linee guida, sviluppate in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, si prefiggono l'obiettivo di fornire un valido aiuto alle Autorità competenti deputate alla sorveglianza delle sostanze ad attività farmacologica e dei loro residui, negli animali vivi e nei prodotti di origine animale.

La Cina creerà un'Agenzia Unica per la Sicurezza alimentare e per i farmaci a somiglianza del FDA (Food and Drug Administration) degli Stati Uniti.

La principale innovazione del "righello", diretta ai macelli con poco volume di macellazione, è che realizzando due misurazioni permette di ottenere direttamente la % della carnosità delle carcasse sulla linea di macellazione.

Continua il trend negativo delle macellazioni: nel primo bimestre 2013 le macellazioni dei suini hanno avuto un -5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, -7% per la carne bovina e -2% per quelle avicole

Nel dicembre 2012, il patrimonio suinicolo si è attestato a 11,1 milioni di capi, una calo del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

USMEF prevede che l'export di carni suine nel 2013 aumenterà del 5% tanto in volume che in valore.

L'export totale di carni suine nel 2012 è stato di 3.130.291 tonnellate, il che significa una riduzione dell'1,9% rispetto al 2011.

Le quotazioni di tutti i tipi di carni sono state sostanzialmente stabili, anche se c'è stato una leggera flessione nei prezzi avicoli e della carne di suino.