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Il numero di suini macellati in Danimarca ha avuto un aumento nel 2011 rispetto al 2010, passando da 20.243.949 capi macellati a 20.925.925 nel 2011 (dati provvisori).

Secondo "Agreste", sono stati prodotti in Francia un totale di 25.200.000 suini: un calo del 1% rispetto al 2010.

Le spese per l'alimentazione è di 67.519,9 milioni di Euro, circa +0,7% rispetto al 2010, motivato da prezzi maggiori (+1,3%) durante quest'anno.

E' la prima volta da 6 anni, che diminuiscono i suini in Olanda.

L'Associazione Nazionale Allevatori Suini ha elaborato i dati di importazione di suini vivi nel 2011, confrontandoli con il 2010.

L'indice della FAO dei prezzi degli alimenti è salito del 2%, o 4 punti, tra dicembre e gennaio, il primo aumento da luglio 2011.

Il recente decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 sulle liberalizzazioni contiene una serie di misure finalizzate a rilanciare gli investimenti nel comparto agricolo e ad introdurre criteri di trasparenza nei rapporti di filiera.

Secondo le ultime previsioni della FAO, la produzione mondiale di cereali nel 2011 sarà più che sufficiente per soddisfare l'utilizzo previsto per l'annata 2011-2012.

L'Associazione Nazionale Allevatori Suini ha analizzato i dati ISTAT relativi al 2011. Aumenta il valore nonostante il significativo calo produttivo. Preoccupante l’incremento dei costi di produzione.

Il gruppo INTERPIG ha realizzato un'indagine tra i paesi membri del gruppo, per raccogliere la situazione ed aspettative relative all'adattamento degli allevamenti suinicoli alla legislazione sul benessere.

Dati dei prezzi di mangimi Europei sono stati elaborati dall'ANAS. L'Italia ha un prezzo di mangimi dei più alti.

Il totale delle esportazioni fino al mese di novembre è arrivato a 2.958.281 ton, il che rappresenta circa il 20,5% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

La UE-27 contava approssimativamente 12 milioni di allevamenti zootecnici e 170 milioni di ettari di SAU nel 2010.

Frumento tenero: le previsioni per l’annata agraria 2011/2012, indicano un aumento produttivo del 5,7% rispetto alla precedente.

Giappone, Regno Unito, Germania, Italia e Russia. Per quanto riguarda l'export, l'80% proviene da 15 paesi.