Pagina 78 di Articoli su carne-suina

Nuovi aspetti che porteranno a nuove opportunità di business e riduzione dei costi per gli esportatori e la ripresa delle esportazioni di carni suine fresche in Nuova Zelanda.

Durante il periodo compreso tra settembre 2014 ed agosto 2015, l'export agroalimentare della UE verso i paesi terzi ha raggiunto i 128 miliardi di €, un aumento del 6,3% in valore.

Le importazioni di carni suine in settembre sono state le minori dell'ultima decade.

La delegazione cinese ha ispezionato vari stabilimenti russi interessati all'export dei propri prodotti a base di carni suine in Cina.

Il "Consorcio del Chorizo Español" garantirà la qualità del prodotto, certificherà l'origine e controllerà l'intromissione di operatori stranieri.

Secondo quanto pubblicato dal Ministero dell'Agricoltura spagnolo nel proprio bollettino Noticias del Exterior, il consumo di carni suine sta aumentando in Centroamerica.

La "Nouva via della seta", ovvero la linea Ferroviaria Yu'Xin'Ou, che collega Chongqing e Rotterdam per ferrovia,  apre un nuovo modo di fare mercato interessante per gli esportatori europei in quanto riduce i tempi di trasporto di oltre 30 giorni rispetto al mare.

Per gli esportatori di prodotti a base di carni suine, la Russia rappresenta un mercato rilevante, per questo è di somma importanza l'implementazione di eCert tra Cile e Russia.

Nel cumulato da gennaio a settembre, le esportazioni sono pari a 393.400 tonnellate, 6,2% in più rispetto ai primi 9 mesi del 2014.

La maggior crescita riguarderà l'avicoltura seguita dalla suinicoltura che aumenterà la produzione di circa il 13%.

L'approvazione della fusione tra Danish Crown e Titano non è stato possibile entro il termine stabilito.

Le autorità sanitarie dei due paesi collegano i loro sistemi informatici attraverso il System Electronics eCert certificazione sanitaria piante e degli animali, che consentirà scambi commerciali di prodotti alimentari più sicuri, più facili e più rapidi.

Avril e Tönnies, tra i maggiori attori del settore suini in Europa, stanno realizzando un progetto unendo i loro esperti per sviluppare una filiera 100% francese di prodotti elaborati.

La OMS ha emesso una dichiarazione dopo aver ricevuto numerose espressioni di preoccupazione e richieste di chiarimenti.

Per il momento, 7 impianti di lavorazione e refrigerazione sono tornati ad essere autorizzati.

Era dall’11 novembre 2011 che il maialetto sardo non poteva varcare i confini dell’Isola.